Ex sindaco Bartuccio sotto scorta, così ho salvato i miei figli

In questo servizio racconto la storia di Nino Bartuccio, coraggioso ex sindaco di Rizziconi (Reggio Calabria) che ha denunciato le ingerenze della ‘ndrangheta nel suo comune. Tante altre cose avrei voluto scrivere ma lo spazio di un articolo è sempre troppo breve per contenere tutto quello che si vorrebbe riportare, soprattutto quando diventa bello raccontare la dignità e la normale dedizione alla legalità che lui e la sua famiglia stanno dimostrando, pagando il prezzo incommensurabile della libertà. Avrei voluto aggiungere, ad esempio, di quando il figlio a soli 9 anni si commosse e spinse il padre ad andare insieme a casa di Pasquale Inzitari per stringergli la mano perché, nel 2009, una mano assassina uccise suo figlio Francesco di soli 18 anni. Un gesto di una grande sensibilità compiuto in tempi ancora lontani da quella che sarebbe stato il suo incontro ravvicinato con la ‘ndrangheta. Oppure avrei voluto raccontare di quando la figlia di Nino, guardando in tv le commemorazioni per la morte del giudice Giovanni Falcone nella strage di Capaci, disse al padre “Io mi vergognerei se fossi figlia di un mafioso”. Invece di suo padre può essere più che fiera, ed ecco perché in questo servizio. Continua a leggere