“I limiti sono solo nella testa”

Silvio Giovane

Ce l’ha fatta e non ho mai avuto il minimo dubbio che si sarebbe arreso.

Perché questa follia di percorrere Perugia – San Marco Argentano in 24 ore con tappa unica era una sfida troppo avvincente per lasciarla sfumare, perché lo aveva promesso al suo amico Danilo “il belga” e le promesse vanno sempre mantenute, perché a spronarlo nella scorta c’era il figlio Christopher.

Perché Silvio Giovane è così e basta.

Con la bicicletta non si scherza. Se lui dice che ce la può fare è così.

Perché “i limiti sono solo nella testa”, è il suo mantra.

Le gambe invece vanno, quelle di Silvio hanno macinato oltre 750 chilometri anche col vento contrario, e hanno allungato di altri dieci km il percorso a causa di due deviazioni non preventivate.

Le sfide riservano sempre qualche nuova insidia. Forse per renderle ancora più belle.

E nonostante tutto, l’impresa è riuscita in 24 ore esatte.

“E’ stato lui a metterci in difficoltà perché facevamo fatica a stargli dietro”, ride uno dei suoi amici che gli hanno fatto da scorta. I suoi amici della Sibike sono stati i suoi angeli custodi durante il tragitto. Partiti col giorno, si sono alternati in bicicletta al suo fianco, hanno passato la notte a seguirlo ancora e poi ancora al sorgere del sole e ancora, ancora fino a San Marco Argentano.

Esausti ma felici di essere stati testimoni di una impresa fantastica. Forse da record, ma questo a Silvio non importa.

Lui voleva solo onorare il suo amico Danilo, e con l’occasione supportare la Onlus Avanti Tutta che si prende cura dei malati oncologici.

E invece non è solo questo.

Silvio ci ha dimostrato che nulla è impossibile da realizzare se ci si tiene davvero, se la forza di volontà è così grande.

Perché i limiti sono solo nella testa.

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